Donald Trump infiamma la campagna elettorale confermandosi favorevole alle criptovalute
Negli Stati Uniti è partita la campagna per le elezioni presidenziali, e Donald Trump ha confermato la propria volontà di difendere e sostenere il mondo delle criptvalute, contrastando quella che è la volontà di Joe Biden, la cui politica è contraria alle valute virtuali.
Dopo un periodo in cui sembrava essere piuttosto scettico, nel corso di una convention del Partito Libertario, l’ex presidente degli Stati Uniti ha dichiarato di essere aperto e favorevole alle criptovalute, e di avere una posizione del tutto contrastante con quella dell’attuale governo di Biden.
Il futuro delle criptovalute secondo Trump
Forse per convinzione, o forse per raggiungere una posizione favorevole in vista delle elezioni presidenziali, Donald Trump non solo ha pubblicamente espresso il suo parere favorevole verso il Bitcoin e le altre valute digitali, ma ha contestato apertamente le iniziative anti-crypto di Biden, il cui intento è quello di eliminare la moneta virtuale.
Al contrario, Trump ha deciso sia di sostenere le valute virtuali, sia di liberare Ross Ulbricht e di non permettere che la Banca Centrale possa a sua volta emettere le criptovalute. Oltre a rafforzare il concetto di unione e collaborazione tra il Partito Libertario e i Repubblicani per arrivare ad ottenere il successo alle elezioni presidenziali.
Il futuro del Bitcoin e delle crypto in generale, secondo Trump deve essere rigorosamente statunitense, e non supportato o indotto dall’estero. Negli Stati Uniti, almeno 50 milioni di persone dispongono di criptovalute, che l’ex presidente afferma di voler difendere e tutelare dall’ipotetico progetto di una valuta digitale creata, diffusa, e quindi controllata, dalla Banca Centrale.
In base alle promesse elettorali, Trump lavorerà anche per difendere la massima libertà dei cittadini e per bloccare il piano di Biden, che reputa limitativo e che porterebbe solo ad un inutile aumento di tasse.
Le criptovalute rappresentano un settore in via di sviluppo
Donald Trump ha parlato del mondo delle crypto come di un settore innovativo e promettente, nel quale gli Stati Uniti devono necessariamente eccellere, mentre con il governo Biden è destinato ad estinguersi lentamente. Si tratta di una posizione molto diversa da quella dimostrata alcuni anni fa, quando in un tweet lo stesso Trump ammetteva di non essere un fan delle monete virtuali, il cui valore, diceva, è troppo volatile e insicuro.
Diversamente, oggi l’ex presidente USA è diventato il primo candidato di un partito importante ad accettare donazioni anche in criptovaluta, criticando apertamente le scelte di Biden ed incentivando i fans delle valute virtuali a votarlo. Già qualche mese fa aveva definito i Bitcoin come una forma di valuta aggiuntiva riguardo alle monete tradizionali, riconoscendone il successo e la popolarità.
Le iniziative anti-crypto del governo Biden
L’intento di Trump è quello di tutelare il diritto all’autocustodia dei Bitcoin e delle valute virtuali in genere, evitando il rischio che, secondo quanto previsto dalla senatrice Elizabeth Warren, la moneta virtuale libera possa estinguersi per lasciare spazio a valute digitali create e controllate dalla Banca Centrale. Nel 2023, Elizabeth Warren aveva ipotizzato la creazione di una serie di iniziative anti-criptovalute, e molti democratici si erano rivelati d’accordo con lei, associando alle valute digitali una serie di rischi e problemi.
Un progetto che comunque si era dissolto rapidamente, promuovendo invece il progetto di emissione da parte della Banca Centrale di una valuta virtuale, oltre ad un disegno di legge creato proprio per regolamentare rigidamente il settore delle crypto.
Il caso Ross Ulbricht
Un altro argomento affrontato da Trump durante la campagna elettorale, molto legato al mondo del Bitcoin, è la condanna di Ross Ulbricht, che deve scontare due ergastoli per avere creato Silk Road, un sistema di compravendita online collocato nel Deep Web, e chiuso da tempo, che veniva utilizzato per lo spaccio della droga, ma che di fatto è il primo esempio di effettivo utilizzo della moneta virtuale: è questo il motivo per cui i fans del Bitcoin si danno da fare da anni per chiedere la sua liberazione.
Pensiero innovativo o semplice propaganda elettorale?
Le differenze di opinione tra Biden e Trump riguardo alle crypto sono notevoli: se il presidente in carica ritiene che si tratti di un elemento che può ostacolare e inibire lo sviluppo tecnologico in ambito finanziario, l’ex presidente pensa che le valute digitali siano un passo avanti verso una maggiore libertà dell’economia. Questa divergenza di pensiero ha originato le controversie nate in tutti gli Stati Uniti in merito alle criptovalute.
Se Donald Trump, una volta ottenuta la vittoria elettorale, dovesse tenere fede a quanto affermato, si assisterebbe ad una vera rivoluzione economica, integrando le crypto nel sistema finanziario americano con agevolazioni fiscali e un maggiore riguardo verso lo sviluppo del blockchain.
Diversamente, potrebbe anche trattarsi semplicemente di propaganda elettorale che Trump ha scelto di incentrare sulle criptovalute per differenziarsi dall’avversario e, ovviamente, per acquisire maggiore popolarità e sostegno da parte dei giovani e di chi è favorevole alle innovazioni tecnologiche nel campo dell’economia.
Se però, come molti si augurano, fosse una vera promessa, gli Stati Uniti potrebbero andare incontro ad una svolta economica e culturale di estrema importanza.