ATTENZIONEDesideri collaborare con DigitalAsset.blog?Scrivi a info@digitalasset.blog
Criptovalute

ChatGPT e le previsioni sul prezzo di Bitcoin e degli altri altcoin

  • Maggio 30, 2023
  • 3 min read
ChatGPT e le previsioni sul prezzo di Bitcoin e degli altri altcoin

Conor Grogan, il responsabile delle operazioni di trading della piattaforma online per l’acquisto e la vendita di criptovalute Coinbase, si è servito dell’intelligenza artificiale per predire il futuro di Bitcoin e le altre principali criptovalute.

Grogan ha infatti chiesto a ChatGPT quale fosse la probabilità che queste possano fallire nel giro dei prossimi 12 anni, ossia entro il 2035. I risultati di questa interrogazione sono poi stati pubblicati su una rivista online di settore, il Cryptonomist.ch.

Le previsioni di ChatGPT per il mercato cripto

Secondo ChatGPT, ci sono il 15% delle possibilità che, entro il 2035, Bitcoin subisca una svalutazione pari al 99,999%, il che equivarrebbe praticamente ad un azzeramento del suo valore, ovvero una riduzione del prezzo di centomila volte. Considerando il suo valore attuale che si aggira intorno ai 28 mila dollari, vorrebbe dire arrivare ad un prezzo unitario inferiore ai 0,3 dollari, ossia il suo valore agli albori dell’esistenza nel 2010. Un valore superato nello stesso anno e mai più raggiunto.

ChatGPT però non è altrettanto ottimista nei confronti di altri altcoin. Stima infatti che esista una probabilità del 45% che uno scenario catastrofico si presenti per Dogecoin entro i prossimi 12 anni, mentre per Litecoing la stima è leggermente più ottimista, ossia “solo” del 35%. Solo Ethereum si avvicina alla previsione di Bitcoin con una previsione di fallimento di solo il 20%.

Per Ethereum, considerando il suo attuale valore, una svalutazione pari a cento mila volte il suo valore, significherebbe una discesa a 0,018 dollari, ovvero un livello che non ha mai avuto, e che sarebbe enormemente più basso persino degli 0,4 dollari del 2015. 

Il metodo usato da Grogan per interrogare ChatGPT

Per interrogare l’IA, Grogan ha usato un jailbreak per GPT: il JamesGPT, che sta per Just Accurate Markets Estimation System.

Per poter ritenere abbastanza affidabili le risposte ricevute, ha adottato un approccio statistico, ponendo per 100 volte la stessa domanda a GPT4. Grogan sostiene di aver ottenuto risposte abbastanza coerenti, ovvero con una deviazione standard inferiore al 10%.

Resta però il problema dell’affidabilità: non è chiaro quali algoritmi usi ChatGPT per formulare tali risposte e quali fonti prenda in considerazione. Al momento, quindi, le sue previsioni possono essere considerate come un consenso medio delle fonti che egli stesso ritiene rilevanti.

Inoltre, è importante rilevare come una percentuale del 15% delle possibilità di fallimento per Bitcoin sia in linea con quanto sostenuto dai bitcoiner, fra i quali si distinguono i cosiddetti dei massimalisti stimi una percentuale ancora più bassa, quasi prossima allo zero, di fallimento della criptovaluta.

Questo lascia pensare che fra le fonti dalle quali attinge l’IA ci siano documenti e dichiarazioni dei bitcoiner. Oppure, è possibile che questa sia ormai una convinzione radicata nel mondo della finanza, per la quale un evento così catastrofico sia considerato marginale.

Tuttavia occorre non lasciarsi ingannare dal modo in cui è stata posta la domanda. Grogan ha chiesto infatti quali fossero le probabilità di fallimento: se per Bitcoin, la risposta è “il 15%”, è altrettanto vero che molto più probabilmente questo non accadrà. Ossia esistono l’85% delle possibilità che nei prossimi 12 anni non si verifichi questo scenario apocalittico.

Lo stesso vale anche per gli altri altcoin citati, anche se, è evidente che ChatGPT sia un gran fan di Bitcoin, più che di tutte le altro criptovalute.

Come verificare le previsioni di ChatGPT

Un modo per poter testare l’affidabilità delle previsioni dell’IA sarebbe quella di porre domande sull’andamento dei prezzi del mercato cripto alle quali sia possibile rispondere nel breve o medio termine: in questo modo sarebbe possibile tarare le previsioni sul lungo termine in modo più accurato.

About Author

Carlotta Rodorigo